Alta Calabria, tra bandiere blu e altre meraviglie

Sei indeciso per la meta estiva? Mar Rosso? Un po’ pericoloso ultimamente. Ibiza? Troppo mondana e affollata. Maldive? Un po’ troppo lontane. Miami? Rischi di ritrovarti tutte le troniste di Maria de Filippi e gli pseudo vip dell’Isola dei Famosi. E poi traffico, resse, spiagge affollatissime.

Io ti darei un consiglio: esci di casa, prendi la macchina o la moto, oppure sali su un treno. Direzione Sud! Il Paradiso è dentro i confini dello stato, in Calabria: mare pulito, spiagge deserte anche ad agosto, buon cibo, arte e archeologia.

Non dovrai andare molto lontano: puoi fermarti nell’alta Calabria, al confine con la Lucania, nella provincia di Cosenza. Mare Tirreno o Ionio? Scegli tu: la Calabria ha bandiere blu su entrambi i versanti.

Un itinerario per goderti una vacanza in Calabria

Per una bella vacanza in Calabria ti suggerisco qui un interessante itinerario partendo dal Salento arriveremo in Calabria.

La costa tirrenica
Se vai in macchina prenditela comoda, il viaggio sarà bello quanto la meta, quindi velocità di crociera. Esci senz’altro dopo Salerno, a Battipaglia e goditi i paesaggi a picco sul mare del Cilento, dopo una visita a Paestum naturalmente. Sei ancora in Campania ma la Magna Grecia è vicina: ti viene incontro. Sarà tutto un sali e scendi per stradine poco trafficate, su e giù dal promontorio, tra olivi secolari, limoni, aranceti, paesetti fermi nel tempo.

Acciaroli
acciaroliIl mare è già fantastico ed il porticciolo di una bellezza struggente. Qui è stato ucciso dalla camorra il sindaco pescatore Angelo Vassallo per averla difesa strenuamente dalla speculazione edilizia: potrai vedere coi tuoi occhi che il suo sacrificio non è stato vano, perché Acciaroli, almeno per adesso, è salva: il verde della montagna è intenso, intatto, le spiagge sgombre ed incontaminate.

Il golfo di Sapri
sapriDopo aver circumnavigato il promontorio del Cilento arriverai nel bel golfo di Sapri. Hai presente la costa ligure? Cento anni fa, prima della costruzione selvaggia di case, alberghi, stabilimenti balneari uno addosso all’altro, i paesini liguri dovevano essere così: piccoli, con qualche vicolo che si inerpica sul fianco del monte, tutti adagiati sul mare. Qui siamo in Basilicata e, proseguendo per la strada litoranea che da Sapri va verso Maratea e la Calabria, avrai una sorpresa che nemmeno te lo immagini, come direbbe Vasco. Sarebbe perfetto se ci arrivassi al tramonto: avresti il sole che si tuffa nel mare puntellato di scogli  e isolette, e ad un certo punto il blu si tramuterebbe in argento: un mare d’argento liquido con qualche lampara che procede lenta con la sua piccola scia. Solo a scriverne mi emoziono.

Maratea
La sua bellezza è indescrivibile, non saprai dove guardare: il mare, le calette, le spiaggette nascoste tra la macchia mediterranea; Maratea vecchia in alto, la statua del Cristo Redentore che abbraccia tutto il paesaggio e anche se sei ateo ti emoziona e il porticciolo di Maratea, giù in basso, piccolissimo, come un presepe.

Calabria Tortora e Praia a Mare

Ora siamo arrivati in Calabria e qui staremo nelle bellissime Tortora e Praia a Mare.

Tortora e Praia a Mare spuntano all’improvviso dietro una curva, la strada inizia a scendere e, dal promontorio tutto scoglie e dirupi, ti ritrovi in un bellissimo golfo, placido, calmo, vastissimo. Praia a Mare è bandiera blu dal 2017 e quest’anno a farle compagnia si è aggiunta Tortora, il paese vicino, il primo della Calabria. Qui ti devi fermare almeno qualche giorno: le spiagge sono diverse e tutte bellissime. La spiaggia grande di Praia a Mare è proprio immensa, larghissima, davanti a te avrai l’Isola di Dino e troverai sicuramente qualche pescatore che ti accompagnerà volentieri a circumnavigarla e a visitare la grotta azzurra. La grotta azzurra è uno spettacolo naturale incredibile, ma dovrai andarci, anche in pattino ti ci vorranno meno di venti minuti a raggiungerla, quando il sole penetra coi suoi raggi dentro la grotta e in un momento in cui non c’è nessuno. Appena dentro guarda il fondale: è profondissimo, ma illuminato dal sole ed è pieno, pieno, stracolmo di pesci; se ti sarai ricordato di portare un po’ di pane vedrai centinaia e centinaia di pesci guizzanti, sono occhiate, e ti ci potrai tuffare in mezzo, meglio se con la maschera. I pesci sono talmente tanti e non hanno paura, ti scontreranno, ti sfioreranno, sarà una meraviglia.

Oltre lo spiaggione di Praia dovrai visitare anche la spiaggia nera di Fiuzzi, con la torre per gli avvistamenti contro i Saraceni, e gli scogli di lava liscia e nera.

praiaPraia a Mare è un paese molto accogliente, pieno di verde e con una doppia passeggiata sul lungomare e nel viale sotto i platani, che poi è il vero orgoglio dei praiesi. La bandiera blu Praia se l’è meritata non solo per il suo mare, ma anche per i provvedimenti a favore della sostenibilità ambientale. Infatti qui si fa la raccolta differenziata totale, non esistono bidoni della spazzatura, ogni giorno si raccoglie un tipo di rifiuto e se ti sbagli sono dolori! Dopo i primi tempi di sbandamento e disperazione i praiesi sono diventati bravissimi a fare la raccolta differenziata e chiunque potrà recitarti a memoria tutte le regole e le prescrizioni in materia.

E’ arrivato il momento di riguadagnare i monti per raggiungere il versante ionico e le altre spiagge premiate dalla bandiera blu. Ma prima devi spingerti fino a San Nicola Arcella per due, fondamentali motivi.

Il primo è che devi visitare e goderti una delle spiagge più belle d’Italia e, secondo me, del mondo. Si raggiunge via mare da Fiuzzi superando un piccolo promontorio roccioso o attraverso un sentiero aperto solo d’estate perché privato. Qui faccio fatica a descriverti la bellezza del posto: in acqua ci sono dei piccoli massi rocciosi, neri di lava e verdi di cespugli, abitati dai gabbiani; dietro c’è solo la montagna spoglia e disabitata, i pesci vengono a pizzicarti i piedi nell’acqua chiara.

Proseguendo a piedi lungo la spiaggia si arriva di nuovo alle rocce e adesso dovrai arrampicarti, ma senza sforzo; dopo aver camminato pochi minuti potrai scendere all’Arco Magno. E’ una piccolissima spiaggia, chiusa tutto intorno da rocce, con un arco di roccia sul davanti e una sorgente di acqua dolce che i pescatori venivano a raccogliere durante la navigazione. E’ indescrivibile, parlano meglio le immagini.

ristorante furanoC’è ancora un motivo per fermarti a San Nicola Arcella ed è il ristornate il Furano. Non vorrei fare pubblicità, ma questo è un posto unico al mondo: in riva al mare, stretto in un golfo piccolissimo tra due promontori di roccia,  si mangia pesce buonissimo, appena pescato, cucinato alla calabrese, naturalmente!

So che vorresti fermarti qui e non andare oltre, ma bisogna partire e raggiungere la costa ionica e le sue altre meraviglie, attraverso il territorio selvaggio ed incontaminato del monte Pollino e del suo parco.